Direttiva UE sul whistleblowing: le domande più frequenti

Il tempismo per la scelta del software whistleblowing è cruciale e la scadenza del 17 dicembre 2023 per la conformità è imminente.

Whistlebase ti permette di investire nel futuro etico della tua azienda, siamo qui per rispondere a tutte le tue domande e guidarvi attraverso il processo di implementazione.

A tal proposito, abbiamo compilato un elenco di domande più frequenti in merito alla Direttiva UE sul whistleblowing. Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.

Perché esiste una nuova Direttiva UE sul whistleblowing?

Attualmente la protezione del segnalante nell’UE varia da Paese a Paese. L’UE ha messo in vigore la nuova direttiva nella speranza di creare un ambiente più equo e sicuro per le imprese e i cittadini di tutti gli Stati membri.

In che modo si spera di raggiungere questo obiettivo?

Basta una rapida occhiata al titolo completo della direttiva UE sul whistleblowing, ovvero “la protezione delle persone che segnalano violazioni delle leggi dell’Unione Europea” per comprendere come si intende raggiungere questo obiettivo. In parole povere,l’UE vuole proteggere meglio i suoi cittadini quando si fanno avanti e segnalano attività sospette illecite.

L’UE impone a tutti gli Stati membri di adottare la propria versione della direttiva nella legislazione nazionale.

Perché l’Unione Europea vuole incoraggiare l’implementazione della Direttiva UE sul whistleblowing?

Incoraggiare le persone a parlare apertamente può prevenire gravi conseguenze negative per l’Unione Europea e gli interessi del pubblico; cosa che potrebbe altrimenti accadere, qualora la violazione non venisse segnalata.

Quando entrerà in vigore la Direttiva UE sul whistleblowing?

La Direttiva UE sul whistleblowing (Direttiva (UE) 2019/1937) è entrata in vigore a dicembre 2019.

L’Italia ha implementato tale direttiva nella legislazione nazionale il 30 marzo 2023, indicando come termine ultimo per la conformità delle aziende il 17 dicembre 2023.

Su chi ha un impatto tale direttiva?

Come abbiamo già detto, l’obiettivo della direttiva è quello di proteggere le persone che segnalano violazioni di leggi comunitarie. Quindi, ha un impatto su chiunque possa avere informazioni su una sospetta irregolarità.

Tuttavia, sono soprattutto le aziende con più di 50 dipendenti e i comuni con oltre 10.000 abitanti che dovranno implementare canali di segnalazione sicuri.

Cosa devono fare queste organizzazioni?

Le organizzazioni interessate devono fornire canali di segnalazione sicuri ed efficienti, al fine di consentire agli individui di segnalare condotte irregolari, rispondendo a diversi requisiti di legge.

Che tipo di canale di segnalazione deve essere implementato?

La Direttiva UE sul whistleblowing non definisce i requisiti esatti del canale di segnalazione, ma deve essere sicuro e garantire la riservatezza del segnalante. Le opzioni menzionate sono ad esempio una piattaforma online o un servizio telefonico.

Whistlebase è un esempio di piattaforma online. È nata per soddisfare i requisiti della direttiva e per essere uno strumento molto semplice da utilizzare per chi effettua la segnalazione e per i proprietari della piattaforma.

E se le organizzazioni non rispettano la conformità?

La direttiva europea sul whistleblowing non stabilisce sanzioni minime, ma richiede che le versioni nazionali della legge puniscano chi impedisca la segnalazione, violi la riservatezza o faccia ritorsione contro i segnalanti.

Avete ancora domande?

Contattateci! Vi forniremo ulteriori informazioni ed eventualmente una dimostrazione della piattaforma.